ARPINO - IL GONFALONE A RISCHIO?

  • Tommaso Villa

Il Gonfalore 2026 a rischio? Speriamo di no! Su questo tema si è tenuto ieri un interessante confronto a chiusura della 54ª edizione del palio della città di Cicerone.

La sintesi dell’incontro - conferenza stampa promosso dalla Pro Loco di Arpino per chiudere la 54ª edizione 2025 assume un doppio significato sottolineato soprattutto dal capitano del comando dei Carabinieri di Sora Domenico Cavallo: “tenetevi stretti la vostra manifestazione, non é detto che ci siano sempre le condizioni di sicurezza, quest’anno sono stati fatti passi importanti, saremo sempre al fianco della Pro Loco città di Arpino e delle contrade e quartieri, non è certo che la 55ª edizione si possa svolgere regolarmente , é nata nel centro storico e non si può neanche immaginare fuori le mura, ci saranno regole sulla sicurezza sempre più stringenti , sará indispensabile una collaborazione e condivisione sempre maggiore tra tutte le parti, per garantire lo svolgimento della manifestazione.

L’incoraggiamento è arrivato anche dall’assessore provinciale alla cultura Luigi Vacana. Oltre alla rappresentanza dei Carabinieri di Arpino e Sora sono stati presenti alcuni rappresentanti delle contrade e quartieri( Arco, Civita Falconara , Collecarino, Ponte e Vallone, alcuni commercianti e soci della Pro Loco e l’artista Bruna Rotondi. La Pro Loco e i quartieri e contrade lavorano attivamente tutto l’anno per organizzare e partecipare alla manifestazione che nel tempo é diventato un evento culturale, volano dell’economia del territorio. Il presidente Luciano Rea ha presentato la relazione finale predisposta dal direttivo:

COMUNICATO STAMPA FINALE 54ª edizione de IL GONFALONE DI ARPINO 2025, si conferma tra i primi 5 grandi eventi tradizionali della Regione Lazio. La 54^edizione del Gonfalone è stata un’edizione straordinaria, con il numero di presenze più alto di sempre e un programma ideale, arricchito dall’aggiunta del quarto giorno del Palio, dedicato alla musica popolare con il concerto degli Mbl. Il quarto giorno è stato introdotto dal nuovo regolamento, che spesso viene aggiornato al solo scopo di tutelare la manifestazione e valorizzare l’impegno, la ricerca e i sacrifici dei Quartieri e delle Contrade. In particolare, questa giornata aggiuntiva è stata prevista per salvaguardare la realizzazione degli angoli caratteristici, consentendo un giorno di recupero in caso di pioggia. La manifestazione ha potuto contare su un’organizzazione ben strutturata, composta da diverse professionalità: un gruppo di lavoro dedicato alla logistica, uno alla sicurezza, giudici per l’aspetto agonistico e per quello tradizionale, oltre al ruolo determinante del direttivo. Questo modello organizzativo ha permesso di superare tutti gli ostacoli e gli imprevisti, come ad esempio il maltempo, che ha comportato notevoli difficoltà nella gestione dei tempi e ha portato il tiro alla fune a essere disputato come ultima gara. Tale circostanza ha ulteriormente confermato la validità della scelta, fatta anni fa, di dedicare due giornate alle gare agonistiche. Per la prima volta, inoltre, si è verificata una falsa partenza nella corsa degli asini, episodio gestito con tempestività e correttezza, che ha arricchito l’esperienza complessiva della manifestazione. Aspetti economici e collaborazioni: La manifestazione chiude con un passivo di circa €7000,00, dovuto principalmente alle spese sulla sicurezza e alla seconda giornata dedicata alla musica popolare. La riflessione che emerge dal riepilogo economico lascia davvero perplessi, se non addirittura sbalorditi, di fronte alle critiche e all’ostilità provenienti proprio da alcune attività commerciali di Arpino, le stesse che hanno tratto i maggiori benefici economici dalla manifestazione.

È bene ricordare che, nel rispetto delle attività del territorio, è stata inviata una richiesta di contributo proporzionale e coerente con le aspettative di guadagno (cento euro al giorno per 5 giorni per bar ed enoteche). A fronte di tale richiesta, tuttavia, hanno risposto soltanto tre o quattro attività del centro storico. La possibilità di collaborare con il Gonfalone è stata pubblicizzata anche sui social, e la proposta di partnership è stata avanzata alla Peroni, il marchio più presente ad Arpino durante i giorni del Palio, con una probabile vendita di circa 200 fusti di birra.

Solo dopo il categorico rifiuto della responsabile di zona si è provveduto a ricercare nuovi sponsor e brand interessati a sostenere la manifestazione. È importante sottolineare che l’intero rischio economico della realizzazione dell’evento è stato ed è a totale carico della Pro Loco di Arpino di fatto, il Comune di Arpino, dal 14 agosto, in occasione del Mezzagosto, e fino al termine delle giornate del Palio, garantisce esclusivamente i servizi della Polizia Locale e assicura l’aspetto sanitario, fornendo bagni chimici e acqua potabile per le emergenze.

Le contrade e i quartieri sono i protagonisti della manifestazione, sono economicamente autonomi, non versano alcuna tassa di iscrizione per partecipare alla manifestazione, ma una quota di 1.500,00 euro a titolo di cauzione che viene restituita per intero alla fine della manifestazione o in parte con la decurtazione della sanzione qualora ce ne fossero. Dette eventuali sanzioni, applicate esclusivamente in caso di gravi inadempienze, sono previste dal regolamento e sono indispensabili per tutelare il corretto svolgimento del Palio.

Inoltre, è importante precisare che le date delle singole sagre di quartieri e contrade sono state scelte in piena libertà direttamente dai sette Presidenti. Sia la Pro Loco che il Comune non hanno organizzato alcuna iniziativa concorrenziale né durante le sagre né nei giorni potenzialmente dedicati ai recuperi.

SICUREZZA impatto e comunicazione La manifestazione è stata organizzata nel pieno rispetto del piano di sicurezza, supervisionato dal tenente Simeone e dal maresciallo Sbardella, con l’impegno di 12 carabinieri, 10 operatori della sicurezza e il supporto costante della Polizia Locale e dell’Associazione Provinciale Carabinieri. Uno degli aspetti particolarmente attenzionati è stato il contrasto a comportamenti sessisti e razzisti, con attività di prevenzione e monitoraggio prima, durante e dopo l’evento. Nei dodici giorni complessivi, la manifestazione ha prodotto circa 10 tonnellate di rifiuti, dato che testimonia l’intensa partecipazione e, al tempo stesso, evidenzia il significativo impatto economico generato per le attività del territorio. I quattro giorni del Palio hanno di fatto sviluppato una straordinaria economia locale, coinvolgendo direttamente esercizi commerciali, strutture ricettive e produttori del territorio. L’evento ha ottenuto ampia visibilità mediatica, con servizi dedicati trasmessi da RAI e Teleuniverso, oltre alla diretta streaming che ha permesso di seguire la manifestazione anche a distanza, raggiungendo un pubblico ancora più vasto. “Questa relazione nasce da un principio di trasparenza assoluta che il Direttivo della Pro Loco di Arpino intende ribadire con forza, soprattutto nei confronti di chi, troppo spesso, si permette di giudicare senza conoscere, criticare senza informarsi e parlare senza aver mai davvero compreso cosa significhi organizzare un evento di questa portata. Troppo facile, a manifestazione conclusa, commentare o polemizzare dai social o dai tavolini dei bar. Molto più difficile è lavorare per mesi, affrontare imprevisti, gestire rischi economici, responsabilità legali e logistiche, e garantire che tutto funzioni alla perfezione, tutto questo senza alcuna importante tutela economica delle istituzioni, ma solo per amore della città e della sua tradizione. Con questo documento vogliamo chiarire una volta per tutte che dietro il Gonfalone di Arpino non ci sono “giochini” o “favoritismi”, ma un impegno reale, costante e verificabile, fatto di sacrifici, notti insonni e senso di responsabilità. I numeri, i fatti e i risultati parlano da soli: il Gonfalone è cresciuto, ha portato economia, visibilità e orgoglio ad Arpino e continuerà a farlo, con o senza l’approvazione di chi sa solo criticare. Il Direttivo della Pro Loco di Arpino che rappresento rivendica con orgoglio e trasparenza tutto ciò che è stato fatto, con la consapevolezza che ogni cosa può essere migliorata, chi davvero ama il Gonfalone sa che ogni successo nasce dal sacrificio collettivo e che solo attraverso collaborazione e rispetto reciproco si può costruire qualcosa di grande.” Pro loco Arpino aps

Il Presidente Luciano Rea P.S. Il riconoscimento con il relativo atto ufficiale che certifica che anche quest’anno a fine ottobre 2025( quindi dopo 2 mesi dalla fine del palio) la Regione Lazio ha inserito la nostra manifestazione tra i primi 5 eventi tradizionali della Regione e primo in assoluto nella provincia di Frosinone assegnando un contributo di 18000€ ( su un totale delle spese di circa 50000€ che sarà liquidato probabilmente nel 2026 e comunque solo dopo la presentazione della relativa documentazione fiscale. www.ilgofalonediarpino.it