POSTA - IGNORATA LA PRESENZA DELLA MACROSTIGMA
- Tommaso Villa
Nelle stanze dell’Area decentrata dell’Agricoltura (ADA) di Frosinone sanno che il corso del fiume Fibreno è popolato dalla trota macrostigma? Sanno che tale specie ittica è di interesse comunitario per la quali risulta prioritaria l’attività di conservazione?
A porre queste domande sono alcuni abitanti di Posta Fibreno.
Il fatto. Con una nota dello scorso 19 dicembre dall’ADA veniva inviata alla Direzione Regionale Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Foreste la nota protocolo numero 1562676 con cui proponeva la limitazione sull’attività di pesca dilettantistica nei corsi d’acqua della provincia di Frosinone e per il fiume Fibreno indicava una tratto di circa 60 metri (da ponte Tapino, fino al confine con la Riserva Naturale del Lago di Posta Fibreno, lasciando, di fatto aperto alla pesca, tutta la restante parte di metà del fiume che, dal suo inizio ricade in territorio comunale di Broccostella.
A seguito di tale comunicazione, il Direttore della Direzione Regionale Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Foreste, della Regione Lazio, Roberto Aleandri, con propria determinazione del 25 febbraio scorso ha disposto, per i corsi d’acqua della provincia di Frosinone, alcune limitazioni di tempo e di spazio in ordine all’apertura della pesca alla trota.
Inutile dire che da domenica scorsa numerosi “pescatori sportivi” da quella riva stanno facendo man bassa di trote macrostigma ancora cariche di uova. Infatti quella specie ittica, a differenza delle altre trote che vivono in altri corsi d’acqua della regione Lazio, ha un periodo diverso per la deposizione delle uova, che generalmente termina verso la fine del mese di marzo.
C’è da auspicarsi che dalla Direzione regionale Agricoltura e Sovranità Alimentare, Caccia e Pesca, Foreste venga emanato un nuovo documento che tenga conto dell’ecologia e della biologia della trota macrostigma.