ALATRI - RIAFFIORANO MURA POLIGONALI
- Tommaso Villa
"Ad Alatri, proprio sotto gli occhi dei cittadini e a pochi metri dall’Acropoli/Specola - spiega il ricercatore alatrense Ornello Tofani - nel corso di lavori urbani in una piazza vicina (nota localmente come Piazza Rosa), sono riemerse sorprendenti strutture in pietra che non lasciano spazio a dubbi: si tratta di mura poligonali, lavorate con la stessa sapienza e tecnica megalitica che contraddistingue l’Acropoli stessa.
Un tratto perfettamente visibile presenta blocchi ben incastrati, alcuni dei quali conservano ancora angoli poligonali inconfondibili. Non siamo di fronte a semplici “reperti murari” di epoca romana o medievale, ma a testimonianze possibili di un sito cerimoniale più antico, connesso – come già dimostrato da recenti studi archeoastronomici – al culto del Sole, della Fertilità e della figura mitica di Osiride Trifallico. Proprio in questa zona – secondo le rilevazioni fatte negli ultimi anni – durante gli Equinozi i raggi del Sole penetrano con precisione verso l’interno dell’Acropoli, passando dalla Porta Minore, luogo dove tre falli scolpiti indicano chiaramente una funzione cultuale legata alla fertilità e alla rinascita. Che questa nuova scoperta rientri in quell’antico “sistema sacro solare”?
L’orientamento delle pietre, la profondità dello scavo, e la qualità costruttiva lasciano intuire che il sito potesse essere una zona liminale, un punto d’accesso o cerimoniale, forse dedicato ai riti di fertilità connessi al ciclo delle stagioni. Un luogo, insomma, dove Sole e Terra si incontravano nel momento degli equinozi per “fecondare” la città e i suoi raccolti - specifica Tofani - Il rischio, ora, è che l’intervento in corso proceda senza l’attenzione dovuta: il cantiere, nato per infrastrutture moderne, potrebbe compromettere un sito straordinario se non verranno fermati i lavori per approfondimenti archeologici ufficiali. Invitiamo pertanto la Soprintendenza a valutare con estrema urgenza l’area, anche alla luce delle connessioni già documentate con i fenomeni celesti solstiziali ed equinoziali.
Queste pietre parlano. Parlano di un tempo arcaico in cui Alatri era già un punto di riferimento spirituale e astronomico nel cuore della penisola italica. Sta a noi oggi ascoltarle, custodirle e valorizzarle". I ritrovamenti di piazza Rosa potrebbero essere simili al pavimento musivo della Piazza, mentre i resti l'inizio del Portico o una Domus. Forse non sarebbe male scavare, scavare, scavare!
Il monito lanciato dallo studioso alatrense Ornello è rivolto alle istituzioni; che non avvenga quanto già in precedenza si è verificato con il pavimento musivo di una domus romana in piazza Santa Maria Maggiore, delle Terme nell'attuale via Minnocci e della lacum ad portam nei pressi della Porta Maggiore dell'Acropoli. Sui social si sta verificando una j accuse verso la Soprintendenza. Staremo a vedere.
Bruno Gatta