SORA - UN NATALE DI POPOLO

  • Tommaso Villa

A Sora il Natale non inizia mai in sordina. Anche quest’anno la città ha risposto con quel misto di calore, curiosità e partecipazione che ormai la contraddistingue, trasformando l’inaugurazione del cartellone natalizio in un appuntamento che sembra crescere di anno in anno. La folla che ieri ha invaso il centro storico ha confermato un dato che non sorprende più nessuno: Sora è tornata a essere un punto di riferimento per gli eventi dell’intera regione, capace di richiamare visitatori dal frusinate, dal Lazio e spesso anche da oltre confine.

Nel tardo pomeriggio il programma ha preso vita con la precisione di una macchina ben oliata: alle 16.45 l’inaugurazione della ruota panoramica in Piazza Indipendenza; alle 17.00 l’apertura della pista di pattinaggio; alle 17.15 il sindaco, Luca Di Stefano, ha dato ufficialmente il via alle festività premendo un piccolo telecomando che, in un istante, ha acceso l’intero impianto delle luminarie. Un gesto semplice, quasi scenografico, che ha strappato sorrisi e applausi mentre la città si illuminava come un grande presepe urbano. Alle 17.30 la parata di Babbo Natale, che ha rapito l’attenzione dei più piccoli e trascinato le famiglie lungo le vie del centro.

Ma la sorpresa più grande è arrivata poco dopo, in Piazza Mayer Ross, dove il videomapping firmato Scorrendo con il Liri ha trasformato la facciata del museo della Media Valle del Liri in un racconto luminoso che ha attraversato la storia di Sora, Isola del Liri e Arpino. Un viaggio visivo accompagnato dalla voce di Cicerone che, come un ponte ideale tra antico e moderno, ha restituito al pubblico la ricchezza culturale di queste terre. Nelle immagini condivise sui social spicca la sequenza dedicata alla storia operaia di Isola del Liri: turbine, telai, mattoni, lampi di colore. Un omaggio dovuto a chi ha costruito identità e futuro. Un ottima cartolina pubblicitaria per tutto il comprensorio.

Le piazze, nel frattempo, continuavano a riempirsi. I mercatini attiravano curiosi, la pista di ghiaccio diventava un punto di ritrovo per bambini e adolescenti, la ruota panoramica si muoveva lenta nel cielo già illuminato. Ogni venti minuti il videomapping riprendeva a raccontare, e ogni volta si formava una piccola folla pronta a lasciarsi stupire. Intanto le scuole di ballo come una valanga travolgono i multi giunti in città e un po' ovunque si vede gente ballare.

Sora ha dimostrato ancora una volta di avere un ritmo tutto suo: una città che non si limita a ospitare eventi, ma li vive, li abbraccia, li rende parte della propria narrazione. Una comunità che si riconosce nei momenti di festa e che, grazie a una programmazione sempre più ricca, continua a richiamare pubblico da tutta la regione e non solo. Se il Natale si misura dall’atmosfera che riesce a creare, allora a Sora quest’anno si è acceso con il botto. E, a giudicare dalla risposta della gente, il meglio deve ancora venire