FROSINONE - FERMARE IL RIDIMENSIONAMENTO DELLA SANTA' PUBBLICA
- Tommaso Villa
"Il comunicato stampa della direzione generale della ASL di Frosinone in merito alle criticità emerse in riferimento al reparto emodinamica h24 dell’ospedale Spaziani di Frosinone tranquillizza solo in parte, in quanto nella stessa nota si comunica che il dott. Di Ruzza, direttore della UOC cardiologia UTIC emodinamica, resterà in servizio soltanto fino al 15 settembre 2025".
Lo affermano Massimo Calicchia e Gian Franco Schietroma (nella foto), rispettivamemte Segretario Provinciale PSI Frosinone e Segretario regionale PSI Lazio, che aggiungono: "Noi Socialisti comprendiamo le difficoltà in cui si è venuto a trovare il direttore generale Arturo Cavaliere, insediatosi solo di recente, ma è evidente che emerge una situazione di precarietà veramente preoccupante.
Del resto l’allarme manifestatosi riguardo al settore cardiologia ed emodinamica è soltanto l’ultima criticità in un quadro sanitario, quello dell’ospedale Fabrizio Spaziani, che ha già subito pesanti ridimensionamenti.
Va ricordato, infatti, che l’ospedale di Frosinone attualmente non ha più nemmeno una normale UOC – Unità Operativa Complessa di Ortopedia.
Peraltro, i reparti di ortopedia costituiscono un caposaldo fondamentale all’interno dei DEA, sia di primo che di secondo livello, come recita la stessa definizione di DEA:
”…. Aggregazione funzionale di unità operative che mantengono la propria autonomia e che devono garantire interventi diagnostico-terapeutici di medicina generale, chirurgia generale, ortopedia, cardiologia con UTIC”.
Quindi, l’ospedale F. Spaziani di Frosinone, mancando l’ortopedia, non potrebbe essere, secondo questa definizione, nemmeno ospedale di primo livello, figuriamoci se può ambire al tanto sbandierato secondo livello.
Nè si può dire che alla perdita di ortopedia sia seguito il rafforzamento di altri settori; anzi, al contrario, reparti essenziali sono in crisi, come, a esempio, Malattie Infettive, che rischia addirittura la chiusura, e Urologia, la cui attività è stata drasticamente ridotta. A ciò si aggiungano le condizioni drammatiche dei pronto soccorso, nonostante il prodigarsi lodevole del personale medico e paramedico.
Al di là dell’impegno del dott. Cavaliere, appare evidente che sta andando avanti inesorabilmente il disegno politico, purtroppo non di oggi, di ridimensionare decisamente la Sanità Pubblica in provincia di Frosinone.
Noi Socialisti ci auguriamo che i signori che governano la Regione Lazio e i rappresentanti di questi territori in quelle istituzioni si convincano ad intervenire seriamente per invertire questa chiara tendenza negativa che può essere ribaltata soltanto con una forte volontà politica, che, in questo momento, purtroppo, appare inesistente.
Su questa strada - concludono - non ci confortano assolutamente le recentissime anticipazioni giornalistiche circa un imminente trasferimento del dott. Cavaliere, insediatosi a Frosinone soltanto il primo aprile 2025, ad altra ASL della stessa regione (Tor Vergata?), perché questa precarietà accresce ulteriormente le nostre preoccupazioni".