CECCANO - DIFENDIAMO L'ACQUA ... PUBBLICA

  • Tommaso Villa

Il collettivo Ceccano 2030 aderisce al sit-in promosso per lunedì 28 luglio alle ore 9 in Piazza Municipio, in concomitanza con il Consiglio Comunale, per denunciare pubblicamente la gestione inaccettabile del servizio idrico da parte di Acea

La nostra adesione si fonda su una serie di motivazioni gravi e concrete:

  1. Le persistenti inadempienze del gestore idrico rispetto agli obblighi previsti dalla Convenzione. Acea continua a disattendere gli impegni contrattuali, compromettendo l’efficienza del servizio idrico e violando il diritto dei cittadini ad un accesso regolare, sicuro e pubblico all'acqua.
  2. I distacchi illegali operati sul territorio comunale, in aperta violazione delle delibere ARERA che tutelano le utenze dei reclamanti Questi interventi sono spesso portati avanti senza rispetto delle normative, causando gravi disagi a famiglie e cittadini in condizioni di difficoltà.
  3. Le incursioni del gestore sulle infrastrutture comunali, spesso eseguite senza autorizzazione e in spregio alle competenze dell’amministrazione pubblica.
  4. Un modus operandi aggressivo e al limite della legalità nei confronti degli utenti reclamanti:

Acea abusa degli strumenti diritto e lo fa inviando diffide e messe in mora aventi ad oggetto fatture ampiamente prescritte, o peggio continua a notificare ingiunzioni di pagamento su crediti non più esigibili, alimentando timori di azioni legali e costringendo i cittadini a rivolgersi a legali per difendersi, con ricadute sia psicologiche che economiche.

Per non parlare delle perdite causate da una rete idrica disastrata, rispetto alla quale è doveroso pretendere dal gestore gli interventi di riparazione e manutenzione previsti dalla convenzione.

Il fatto che il Sindaco non abbia accolto l’invito del comitato cittadino per un incontro rappresenta un grave segnale di chiusura e disattenzione verso i problemi reali della popolazione. Un comportamento che, di certo, si allontana molto dal cambio di passo rispetto alla precedente amministrazione che tanto si è decantato in campagna elettorale.

Il collettivo Ceccano 2030 auspica che il Sindaco voglia riconsiderare la sua posizione e si renda disponibile a incontrare il comitato, o almeno una sua delegazione, per ascoltare direttamente le istanze di chi quotidianamente subisce gli effetti di una gestione fallimentare del servizio idrico. È necessario andare oltre la narrazione semplicistica legata alla sola turnazione dell’acqua o all’interruzione del servizio, come recentemente menzionato dallo stesso primo cittadino in un suo video. La realtà dei fatti è ben più ampia e complessa: ci sono famiglie che subiscono pressioni indebite, bollette illegittime, minacce di distacco e disservizi strutturali. Tutte problematiche che il comitato Ceccano per l’ acqua pubblica/ No Acea conosce bene, e che potrebbe illustrare al Sindaco così da permettere all’ amministrazione una visione reale e completa del problema.

Da un Sindaco, i cittadini si aspettano non solo dichiarazioni, ma azioni concrete nei confronti di Acea, a tutela della comunità. L’acqua è un bene primario, un diritto universale, e la gestione che ne sta facendo Acea è chiaramente contraria agli interessi collettivi. Ceccano 2030 continuerà a sostenere ogni iniziativa che vada nella direzione della giustizia, della trasparenza e della partecipazione.

La difesa dei beni comuni parte dalla mobilitazione popolare. L’acqua è di tutti. Difendiamola insieme.