SORA /PESCASSEROLI - UNA STRADA PER IL PARCO

  • Tommaso Villa

Il volume "Una Strada per il Parco. Sessant’anni di un’incompiuta" (1959 - 2019) di Emiliano Tersigni ripercorre, nelle diverse fasi politiche, economiche e sociali nelle quali essa si snoda, la lunga storia della strada a scorrimento veloce Sora - Pescasseroli e della superstrada Sora - Frosinone, a partire dall’idea di un collegamento veloce fra Roma e Pesca sseroli lanciata nell’estate 1959 dal celebre architetto romano Luigi Moretti.

L’ipotesi morettiana, formulata nell’ambito del cosiddetto «Piano del verde» per la Capitale e presentata nel corso di una conferenza stampa alla quale partecipavano i ministri dei lavori pubblici e della pubblica istruzione, Giuseppe Togni e, rispettivame nte, Giuseppe Medici, non ebbe seguito se non nelle blasonate polemiche giornalistiche che suscitò, soprattutto per le previsioni legate al Parco dell’Appia Antica, e si arenò nel giro di qualche mese senza alcun riflesso pratico.

Fu però negli ambienti sorani che il seme gettato da Moretti era destinato a produrre i suoi frutti più cospicui. La Città volsca attraversava nel 1959 la sua crisi politica e amministrativa più grave dell’intero dopoguerra, riflesso di una profonda spacca tura della Dc locale e dell’elettorato cattolico. Sarebbero stati proprio gli sviluppi di questa crisi e del suo superamento a dare parziale realizzazione al collegamento morettiano attraverso la costruzione, o parziale costruzione, di due dei tre segmenti nei quali questo era destinato ad articolarsi: la Sora - Pescasseroli e la Sora - Frosinone (il terzo, quello da Roma a Frosinone, coincideva con l’autostrada del Sole ed era in esercizio dal 1962).

La Sora - Pescasseroli costituisce il principale retaggio dell’impegno del senatore Pier Carlo Restagno nella brevissima parentesi nella quale fu sindaco della Città volsca all’inizio del 1961. Ma la strada, progettata con criteri moderni e funzionali dall’i ngegnere arpinate Ugo Macioce e portata a compimento nel giro di pochi anni, lasciò sorani e pescasserolesi, che vagheggiavano un collegamento integrale fra i due versanti della montagna attraverso un lungo traforo, in un clima da vittoria mutilata, destin ato però a spegnersi negli anni immediatamente successivi. Il percorso della Sora - Frosinone inizia invece nel 1965, quando la «normalizzazione andreottiana» dell’amministrazione sorana porta alla suprema magistratura cittadina il futuro senatore Ignazio Vincenzo Senese.

Per la costruzione di quest’opera imponente(«mastodontica», la definisce l’ex sindaco di Veroli Danilo Campanari) si riveleranno decisivi il mutamento di scenario indotto dalle radicali trasformazioni del tessuto economico e produttivo della provincia di Frosinone negli anni Sessanta, che porterà la strada a perdere il suo iniziale carattere di collegamento turistico per assumere quello prevale nte di strada di collegamento fra aree industriali, e il costante interessamento degli ambienti andreottiani, rappresentati soprattutto dal l’ingegner Carlo Bartolomucci, per il quale l ’opera rappresenta il frutto della militanza non solo politica, ma anche professionale di un’intera vita.

Se la prima fase del tormentato percorso realizzativo di quest’opera procede spedita grazie alle influenze efficaci e risolutive degli esponenti andreottiani sorani sugli organi di vertice dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno al quale essa è affid ata, l’attuazione delle regioni a statuto ordinario, dopo il 1970, con le innovazioni indotte anche nell’assetto dell’intervento straordinario nel Mezzogiorno, inciderà in modo contraddittorio sui destini dell’opera: da una parte, infatti, attribuirà ad es sa nuove, cruciali funzioni di riequilibrio nell’assetto territoriale della regione laziale, caratterizzato da processi spontanei di sviluppo di tipo monocentrico e radiale che fanno perno sulla Capitale; dall’altro, lascerà per decenni l’opera priva dei m ezzi finanziari necessari al suo completamento, relegandola di fatto nel limbo delle incompiute.

Dall’ultimo scorcio degli anni Sessanta , infatti, il dibattito politico e giornalistico è dominato dai temi della grande viabilità e in particolare dalla «Trasversale Sud», da strutturare lungo la direttrice Tirreno - Adriatico Pescara - Avezzano - Sora - Frosinone - Latina, e dalla «Dorsale Appenninica», che nel tratto Avezzano - Sora, co - progettato dall’ingegnere arpinate Ugo Macioce nel lotto Avezzano - Capistrello, trovano coincidenza...

Su questi interessanti temi, venerdì prossimo 14 novembre, alle ore 17, presso la sala San Tommaso a Sora si terrà un incontri per iniziativa del Centro Studi Sorani - Vincenzo Patriarca.