S. ELIA - VIOLA ARDONE INCONTRA GLI STUDENTI
- Tommaso Villa
A volte la scuola riesce a fare ciò che neppure la vita sempre riesce a fare: mettere insieme passato e futuro, emozione e riflessione, cultura e comunità. È successo giovedì scorso, nella suggestiva cornice della chiesa di San Sebastiano, che per una mattina si è trasformata in un teatro dell’anima. Protagonista dell’evento è stata Viola Ardone, autrice de Il treno dei bambini, accolta dagli alunni dell’Istituto Comprensivo di Sant’Elia Fiumerapido per un incontro che ha superato di gran lunga la classica “lezione con l’autore”.
Non un semplice appuntamento letterario, ma un’esperienza collettiva, viva, sentita. Un rito di parole e silenzi, sorrisi e commozione, condiviso da studenti, insegnanti, genitori e cittadini. Un abbraccio corale attorno a un libro e alla sua autrice.
Il progetto, fortemente voluto e coordinato dalla prof.ssa Angioletta Coletta, ha coinvolto tutte le classi della Scuola secondaria di primo grado e le quinte della Scuola primaria dei plessi “F. Arpino” e “A. Santilli”. Un cammino didattico e umano iniziato nei mesi scorsi con la lettura del romanzo e culminato in un momento che resterà nel cuore di molti.
Ad aprire l’incontro, l’emozionante esibizione musicale curata dalla prof.ssa Marina Fionda: le note e le voci degli alunni hanno dato vita a Volevo essere un duro di Lucio Corsi, creando un ponte sonoro tra i pensieri dei ragazzi e la poesia del romanzo.
È seguita la proiezione di un estratto del film Il treno dei bambini di Cristina Comencini, con Stefano Accorsi, Serena Rossi e Barbara Ronchi, candidato ai David di Donatello 2025 per la colonna sonora firmata Nicola Piovani. Una scena intensa, scelta con cura, capace di restituire in pochi minuti la struggente storia di Amerigo Speranza, bambino del dopoguerra italiano mandato a Nord in cerca di un futuro migliore.
Poi, il momento più atteso: l’ingresso di Viola Ardone, accolta da un lungo applauso. Con la grazia e la delicatezza che la contraddistinguono, la scrittrice ha dialogato con i ragazzi con sincerità e profondità, affrontando temi come l’infanzia, l’identità, le radici, i sogni. E, soprattutto, la possibilità che ogni storia ha di diventare salvezza.
“Le parole possono salvare, quando sono accolte” – ha detto. E in quel luogo, quelle parole sono state accolte come semi preziosi.
Toccante e intenso anche l’intervento del Dirigente Scolastico, prof. Nazario Malandrino, che ha evidenziato il valore educativo del romanzo:
“Viola Ardone ci accompagna a riflettere sul diritto all’infanzia, sulla cura, sulla responsabilità educativa collettiva. In un tempo fragile come il nostro, Il treno dei bambini ci insegna che educare è un atto condiviso, permanente, coraggioso.”
Presenti anche l’Assessore Fionda, l’avv. Claudia Sofia, presidente del Consiglio d’Istituto, la giornalista Angela Nicoletti e don Remo Marandola, parroco sempre vicino al mondo scolastico. Tutti hanno sottolineato il valore del legame tra scuola, cultura e territorio, come fondamento di una comunità consapevole.
Tra i momenti più emozionanti, l’abbraccio tra Viola Ardone e la signora Irma, 95 anni, lettrice appassionata, testimone di una generazione che il libro racconta e onora. Due donne, due epoche, unite da una storia che parla ancora a tutti.
A suggellare la mattinata, il dono alla scrittrice di un piatto in ceramica decorato dagli studenti, una selezione di libri sulla storia locale offerta dalla scuola e da Bruno Vacca, promotore – con l’associazione Terra di Lavoro per la legalità – del progetto “Dalla Favola alla Comunità Solidale”.
Nel suo saluto finale, la prof.ssa Coletta ha raccontato l’origine di questo percorso:
“È stato il nostro Dirigente a consigliarmi questo libro. L’ho letto con commozione, e l’ho proposto ai colleghi. Oggi posso dire che è stata una scelta vincente.”
E ha lasciato a tutti un’immagine potente.