STAZIONE TAV - FERENTINO E CASSINO, DUE NODI COMPLEMENTARI
- Tommaso Villa
Basta con i luoghi comuni, basta con la narrazione sbilanciata che vuol far apparire Cassino fuori dai giochi dell’alta velocità. La verità è un’altra, e oggi è tempo di ribadirlo con forza: Cassino non sta a guardare, ma lavora con determinazione a una soluzione concreta, moderna ed efficace, grazie all’impegno della Commissione Grandi Opere, che ha riacceso il dibattito con serietà e competenza.
Va anche ribadito che Cassino la sua occasione, della realizzazione del treno ad alta velocità, l’ha avuta nel 1992 ma per una visione miope non l’ha colta (bastava dislocare la stazione ferroviaria dal centro nei pressi del casello autostradale nella località San Nicola). Rimpiangere le occasioni perse è una pratica sbagliata e non rientra nel mio stile. Bisogna essere più determinati che mai e cercare di portare risultati concreti” sostiene il consigliere Nora Noury.
“Oggi Cassino ha una Commissione Grandi Opere, che mi onoro di presiedere, composta da amministratori e tecnici a supporto del progetto e di tutta la comunità. C’è una squadra vera, che opera con una visione comune e con l’obiettivo di dare voce e concretezza al territorio. Tralasciando demagogia e campanilismi, Cassino ha scelto la via della progettualità: si lavora a un nuovo progetto, elaborato da tecnici del settore, aggiornato e al passo con le esigenze attuali di mobilità”.
Secondo il tecnico della commissione, l’Ing. Broccoli, “non possiamo permetterci di farci offuscare soltanto dal sogno della stazione passante dell’Alta Velocità. È una visione che sicuramente ha un suo fascino, ma dal punto di vista tecnico, è bene ribadirlo con chiarezza: non è l’unica soluzione per connettere efficacemente un territorio! Guardare con lucidità al quadro tecnico e infrastrutturale complessivo significa offrire ai cittadini non promesse, ma scenari realizzabili, dove visione politica e competenza tecnica possono camminare fianco a fianco. Dobbiamo vedere il tutto con la giusta chiave di lettura: un sistema basato su interconnessioni efficienti, da un lato quella già esistente a Rocca d’Evandro (lato Napoli), dall’altro una nuova interconnessione lato Roma, a pochi chilometri dalla città.
Questo assetto consentirebbe l’ingresso diretto dei treni AV nella stazione di Cassino, collegando il territorio in soli 30-40 minuti a Roma e Napoli. Cassino, inoltre, si presterebbe anche a una funzione di supporto in caso di criticità sulla rete AV Roma - Napoli: grazie alla posizione strategica, potrebbe diventare un punto di ricovero treni e gestione operativa dei passeggeri, contribuendo alla resilienza dell’intero sistema ferroviario nazionale”. Questo è il vero punto da chiarire: per far arrivare un treno Alta Velocità a Cassino non c’è solo l’opzione della nuova stazione, ma esiste un’alternativa concreta, razionale e realizzabile, già in parte operativa e ulteriormente sviluppabile, come dimostrano i tanti casi di interconnessioni tra linee tradizionali e linee AV in Italia. È tempo di uscire dalla logica della vetrina mediatica e guardare con lucidità alle reali potenzialità del territorio.
“Ferentino e Cassino non sono in competizione, sostiene il consigliere Noury, ma due nodi complementari di una stessa strategia infrastrutturale. L’obiettivo è costruire una rete che valorizzi tutto il territorio, non che lo divida. E anche il concetto di servizio viaggiatori va chiarito una volta per tutte: non si tratta di far spostare persone tra Cassino e Ferentino, ma di offrire ad entrambe le aree la possibilità di collegarsi con il resto del Paese attraverso l’Alta Velocità”.
Il presidente della Commissione Grandi Opere lo ribadisce con chiarezza: “Il progetto della stazione TAV Ferentino–Supino è sicuramente valido: può rappresentare un volano di sviluppo e contribuire a rendere più attrattiva l’intera area centrale della provincia. Ma è fondamentale guardare al quadro nel suo insieme. L’interconnessione Cassino Nord è complementare e non alternativa. Siamo davanti a un’opportunità storica: serve visione, pragmatismo e capacità di collaborazione. E da Cassino siamo pronti a fare la nostra parte.” E nel corso del recente convegno organizzato dalla CISL è emersa con chiarezza la volontà della Provincia di Frosinone: promuovere una visione integrata dello sviluppo infrastrutturale, con l’obiettivo di unire le progettualità di Ferentino e Cassino all’interno di un disegno condiviso, capace di generare un modello concreto di esercizio ferroviario da sottoporre all’attenzione di Ferrovie dello Stato Italiane. Un approccio che mira a garantire un servizio viaggiatori equilibrato, moderno e funzionale per l’intero territorio della Provincia.