SORA - IL NATALE DELLE ASSOCIAZIONI
- Tommaso Villa
Ieri pomeriggio, nella sala consiliare, Sora ha presentato il suo Natale. E lo ha fatto in modo diverso dal solito, più vero, più caldo, più partecipato.
Il sindaco Luca Di Stefano era assente per un impegno improvviso a Roma, ma la vicesindaca ha preso in mano il cartellone con quell’energia contagiosa che la contraddistingue. Fin dalle prime parole, era chiaro che non sarebbe stata una conferenza “seduta e ascoltata”. Era una conferenza vissuta.
Mentre sfogliava il programma, infatti, non si è limitata a leggere. Chiamava sul palco. Chiamava le associazioni. Una dietro l’altra. Come in una grande classe dove però l’interrogazione non fa paura, perché è fatta per valorizzare, per tirare fuori il meglio.
E allora ogni gruppo, ogni realtà presente, saliva davanti a tutti per raccontare cosa stava preparando per il Natale sorano. La vicesindaca incalzava, chiedeva dettagli, aggiungeva particolari, quasi volesse non far perdere neanche un frammento del lavoro che, insieme, avevano costruito.
A volte sembrava davvero un’interrogazione, ma di quelle belle, quelle che servono a far emergere il valore, a far capire che dietro ogni evento c’è impegno, passione, volontà di donare qualcosa alla città. E il pubblico, in sala, ascoltava con attenzione e si divertiva. Perché quei momenti, così spontanei, raccontano più di mille comunicati stampa.
Il cartellone, naturalmente, è ricchissimo: la pista di pattinaggio, la ruota panoramica, i mercatini natalizi, la Casa di Babbo Natale, i concerti, i cori, i presepi, le mostre, le visite guidate. Oltre sessanta eventi distribuiti in undici location, dal 7 dicembre al 7 gennaio. Una città intera che diventa un grande villaggio scintillante.
Ma la cosa più bella non è nei numeri. È nella dinamica che si è vista ieri: associazioni che, invece di guardarsi a distanza, collaborano. Che salgono insieme su un palco per raccontarsi. Che accettano l’invito, a volte improvviso, a prendere il microfono e dire: “Ecco, noi faremo questo”.
È lì, in quella semplicità, che nasce il Natale sorano 2025. Un Natale che non viene imposto dall’alto, ma costruito dal basso, pezzo dopo pezzo, voce dopo voce.
La vicesindaca, con una battuta spontanea, lo ha sintetizzato così, strappando un sorriso a tutti: «Di solito le associazioni si guardano in cagnesco… ma qui collaborano.»
E forse il senso di tutto è proprio questo. Perché ieri non è stato presentato solo un cartellone. È stata presentata una comunità. La Magia de Natale Sorano è proprio questa.