ISOLA LIRI - IL PROFUMO E IL SAPORE DI NATALE
- Tommaso Villa
Ogni anno, in Ciociaria, ci sono segnali che annunciano il Natale ed è curioso come, a volte, basti un profumo. Un profumo caldo, dorato, che sa di tradizione. Un profumo che racconta un pezzo di identità della nostra terra. È il profumo delle crespelle ciociare, quelle vere, fritte al momento, che sfrigolano nell’olio bollente e fanno avvicinare grandi e bambini come fosse una calamita gentile.
Sabato 6 dicembre, davanti al MercADone, quel profumo tornerà a riempire l’aria. Sarà una mattinata di festa semplice ma autentica: dalle 10.00 alle 12.00, chi passerà davanti al supermercato troverà Carlo – il Re della Crespella alle prese con la sua grande pentola, impegnato a friggere la crespella dopo crespella, proprio come si è sempre fatto nelle case e nelle piazze della Ciociaria.
La crespella, dalle nostre parti, non è un semplice “fritto”: è un rito. Un gesto che passa di mano in mano, di generazione in generazione. Nel blog Gusto & Passione abbiamo raccontato la ricetta tradizionale: un impasto morbido, fatto con farina, acqua tiepida, lievito e un pizzico di sale, lasciato riposare finché non raddoppia e poi trasformato in quei dischi con il caratteristico foro centrale.
Il segreto, però, è l’olio: caldo, profondo, paziente. È lì che la crespella prende vita, si gonfia, si colora di un oro che sembra quasi un metallo prezioso.
Chi vuole può leggere la ricetta completa qui: https://mercadoneisolaliri.blogspot.com/2024/10/crespelle-ciociare.html
La verità è che la crespella ciociara è un piatto povero che ha attraversato i secoli senza perdere un grammo del suo valore culturale. Accompagnava le feste, segnava i giorni importanti, arrivava sulle tavole quando c’era poco ma la voglia di stare insieme era tanta. Oggi, vederla tornare in strada, davanti a un supermercato che è diventato punto di riferimento per tante famiglie, restituisce al Natale un sapore più umano e più familiare. E poi c’è lui, Carlo, con il suo cappello che sembra uscito da una leggenda e con il suo modo serio ma affettuoso di governare la frittura. Lo guardi e capisci che queste cose non si improvvisano: si tramandano. Resta solo una domanda, che ci accompagna da giorni e probabilmente continuerà a farlo anche dopo l’evento. La ricetta che abbiamo pubblicato, quella che tutti possono leggere e provare a casa… è davvero la ricetta del Re della Crespella? O Carlo custodisce ancora quel pizzico di mistero che rende le sue crespelle… semplicemente inimitabili?