CASSINO - ZES, APPELLO ALLA CASELLATI

  • Tommaso Villa

"Lo scorso 4 agosto, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge volto al rilancio economico delle regioni Marche e Umbria attraverso la creazione di una ZES unica per il Mezzogiorno, con un plafond di agevolazioni fiscali pari a 2,2 miliardi di euro per il 2025. Al contrario, il Lazio, e in particolare la nostra provincia di Frosinone, rimangono esclusi da tale strumento, con il rischio di restare “geograficamente accerchiati” da territori di maggiore attrattività".

Lo hanno scritto i capigruppo di maggioranza di Cassino Luca Fardelli, Edilio Terranova, Fabio Vizzacchero, Andrea Vizzaccaro e Maria Rita Petrillo al Ministro Casellati.

"Questa esclusione - si legge nella nota - risulta particolarmente grave per Cassino, dove lo stabilimento Stellantis (nella foto) continuerà ad affrontare gli ennesimi fermi produttivi nei prossimi mesi. Inoltre, la situazione infrastrutturale carente e la sempre più marcata “desertificazione economica” aggravano una crisi già profonda.

Da più parti, tra cui esponenti politici locali..., è stato sottolineato come l’esclusione del Basso Lazio dalle ZES costituisca un danno ingiustificato, data anche la storica capacità di utilizzo delle risorse vista in iniziative come l’ex Cassa del Mezzogiorno o la LR 46/2002. È stato quindi auspicato un “fronte comune” delle istituzioni per correggere questa grave disparità. Alla luce di queste considerazioni, Le chiediamo, nella Sua doppia veste di autorevole rappresentante delle istituzioni e di “nostra” concittadina di voler valutare la possibilità di sostenere, presso le competenti sedi nazionali, l’estensione delle ZES anche al nostro territorio.

La Sua vicinanza alle istanze di Cassino e dell’intero comprensorio sarebbe per noi un elemento di grande valore e di concreta speranza. Restiamo, così, a disposizione per ogni ulteriore confronto, approfondimento o iniziativa comune finalizzata alla tutela e allo sviluppo della nostra comunità. Con viva cordialità e fiducia, porgiamo i nostri più deferenti saluti”.