SORA - FAONE, LA TRADIZIONE SI RINNOVA

  • Tommaso Villa

A Sora, questa notte tra il 23 e il 24 giugno non è una notte qualunque. È la notte del “Faone”, il grande falò che ogni anno viene acceso sulle rive del Liri in onore di San Giovanni Battista, ma anche in omaggio a un’antica tradizione popolare che affonda le sue radici nel cuore della Ciociaria contadina.

Il Faone non è solo un evento folkloristico: è un rito collettivo, una celebrazione che unisce sacro e profano, religione e memoria, fuoco e acqua. È una luce che si riflette nel fiume e negli occhi di chi partecipa, un gesto che si rinnova e che ogni anno continua a parlare alla città. Il termine stesso richiama la parola latina fax, torcia, e rimanda a un tempo in cui il fuoco era simbolo di purificazione, di passaggio, di protezione. In molti ricordano come una volta, attorno a quel fuoco, si facevano promesse d’amore, si lanciavano erbe aromatiche nelle fiamme per allontanare le malattie, si affidavano desideri alla notte.

Anche quest’anno, nella sera del 23 giugno, Sora si stringerà intorno al suo fuoco. Dopo la processione e il rito della "Comparanza", il falò verrà acceso sul fiume grazie all’impegno dell’associazione “I ragazzi del Faone” e sotto lo sguardo vigile della comunità. Subito dopo, lo spettacolo musicale del gruppo “La Palomma 2.0” darà ritmo e colore alla serata, confermando che la tradizione può vivere benissimo anche nel presente, tra canti popolari e nuova generazione

Domani, 24 giugno, le celebrazioni proseguiranno con il mercatino delle erbe in piazza San Giovanni e, in serata, con un concerto e una sorpresa finale. Ma ciò che resta, al di là del programma, è l’immagine del fuoco che arde sull’acqua, delle famiglie raccolte attorno al calore, dei bambini che ascoltano i racconti dei nonni, dei volti illuminati da una fiamma che non vuole spegnersi.

Il Faone non è solo una festa: è un’identità che si tramanda, una Ciociaria che resiste. E finché quel fuoco continuerà a brillare, anche solo per una notte all’anno, Sora saprà chi è, da dove viene e perché vale la pena ricordarlo.