IL FATTO - ARGINARE LE TRUFFE CONTRO GLI ANZIANI
- Tommaso Villa
Negli ultimi giorni anche la provincia di Frosinone è stata particolarmente colpita da questo odioso fenomeno. Truffe in danno di persone anziane sono state perpetrate nei comuni di Picinisco, Villa Latina, Piedimonte San Germano e Giuliano di Roma.
La strategia più comune adottata dai truffatori è quella di paventare un imminente grave pericolo di un ”figlio” o un “nipote” chiedendo soldi (ed anche gioielli) per evitare un presunto arresto o gravi danni economici.
A Picinisco una 88enne, vedova, è stata raggirata telefonicamente da un sedicente nipote che, con la scusa di dover pagare con urgenza delle bollette, faceva consegnare ad un complice che si presentava presso l’abitazione della vittima la somma di 1.500 euro.
A Villa Latina una 89enne, vedova, è stata anch’ella raggirata da un sedicente nipote che, con l’artificio di dover, per non incorrere in gravi sanzioni penali, versare immediatamente una somma di danaro relativa a degli acquisti di prodotti elettronici non pagati, faceva consegnare ad un complice che si presentava presso l’abitazione della raggirata la somma contante di 500 euro e oggetti in oro del valore di alcune migliaia di euro.
Contrastare le truffe agli anziani è una priorità per i Carabinieri, che da mesi incontrano i cittadini per informare e prevenire i raggiri. La settimana scorsa altre due persone sono state vittime di truffatori provenienti dalla Campania, che però sono stati intercettati dai Carabinieri.
Sabato scorso una 80enne di Piedimonte San Germano era stata contattata telefonicamente da un sedicente Carabiniere che, con tono allarmato, le aveva riferito che la figlia aveva provocato un grave incidente stradale e rischiava l’arresto. Per evitare conseguenze penali, le veniva richiesto di consegnare una somma di 5.000 euro in contanti, unitamente a oggetti in oro, a un incaricato che si sarebbe recato al suo domicilio. La donna poco dopo consegnava la somma ad un complice che si presentava per ritirare il danaro. Tuttavia, proprio in quel momento rincasava la figlia, consentendo alla vittima di rendersi conto del raggiro e tentare di recuperare quanto consegnato e richiamare l’attenzione dei vicini. Nella circostanza con l’intervento dei vicini e dei Carabinieri prontamente allertati il truffatore veniva tratto in arresto unitamente alla complice individuata in macchina poco distante dai militari intervenuti. L’intera somma di denaro veniva recuperata e restituita alla vittima.
La settimana scorsa altri due giovani campani sono stati denunciati dai carabinieri di Giuliano di Roma per un tentativo di truffa in danno di una coppia di persone anziane del luogo. Gli anziani 75enni ricevevano una telefonata da parte di un soggetto che aveva finto di essere il nipote e aveva chiesto loro di procurare con urgenza 5.000 euro per evitare un sequestro di beni . Successivamente riceveva altra telefonata con la quale finti Carabinieri convocano l’anziano presso i Carabinieri di Amaseno. I truffatori si presentavano poi presso l’abitazione degli anziani per ritirare il danaro ma dopo aver appreso che le vittime avevano avvisate le forze dell’ordine si dileguavano venendo intercettati e bloccati poco dopo dai Carabinieri della Stazione di Giuliano di Roma.
Diffidare dalle apparenze: I veri Carabinieri, o altri appartenenti alle FF.OO. non chiedono soldi, gioielli o oggetti preziosi; nessun ente pubblico manda funzionari a domicilio senza preavviso e in caso di dubbio, contattare direttamente l’ente di riferimento prima di far entrare chiunque; diffidare sempre di chi segnala emergenze su familiari in difficoltà. Queste raccomandazioni rientrano in un piano di prevenzione più ampio, volto a contrastare le truffe agli anziani, un fenomeno in crescita che spesso ha conseguenze gravi per le vittime anche dal punto di vista psicologico.
I Carabinieri invitano tutti i cittadini a segnalare tempestivamente episodi sospetti; la collaborazione con le Forze dell’Ordine è fondamentale per proteggere le persone più vulnerabili e contrastare questi reati.