CECCANO - TRASPARENZA, PRIME CRITICHE
- Tommaso Villa
Credevamo che il cambio di amministrazione fosse foriero di nuovi ideali, ma cosi non è stato, o almeno sembra.
Il 15 luglio scorso abbiamo inoltrato formale richiesta di accesso agli atti, come collettivo Ceccano2030, relativamente agli atti con cui, nell’anno 2024, la precedente amministrazione comunale ha deliberato in ordine alla disposizione di lavori di rimozione del terreno sito nel campo di gioco dello stadio comunale Dante Popolla, con relativa sostituzione dello stesso con manto erboso sintetico; questo perchè l’area dello Stadio Dante Popolla ricade all’interno del Sito di Interesse Nazionale (SIN) della Valle del Sacco, come individuato dal D.M. 10 gennaio 2000 e successivi aggiornamenti. Ricordiamo che ai sensi dell’art. 242 e ss. del D.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (Testo Unico Ambientale) gli interventi di scavo, rimozione e gestione di suolo potenzialmente contaminato in un SIN devono essere eseguiti secondo le modalità previste dalla normativa vigente in materia di bonifica e tutela ambientale, nonché tracciati e verificabili dalle autorità competenti.
La stessa rimozione dovrebbe essere gestita da ditte specializzate, nonché seguita da analisi del terreno per verificarne l' effettiva contaminazione così da definire anche le modalità di smaltimento. Ebbene, su questi atti gli uffici competenti ci hanno dato il diniego all'accesso.
Ora, senza voler entrare in polemica con gli uffici preposti, che sicuramente hanno agito secondo normative vigenti , chiediamo invece un intervento della politica di palazzo a riguardo, affinchè la trasparenza tanto decantata in campagna elettorale sia finalmente cosa vera in mezzo ai comuni mortali e non solo una chiacchiera da bar.
In special modo chiediamo l'intervento dei consiglieri di maggioranza e di minoranza che hanno a cuore l'ambiente (a cominciare dalla consigliera Manuela Maliziola e dal delegato all'ambiente Colombo Massa) di farsi garanti per l'intera comunità rispetto a quanto da noi richiesto, in nome della trasparenza e della legalità.
Ci rivolgiamo a loro perchè troviamo ingiustificabile il disinteresse del Sindaco verso una questione, legata all'operato della precedente maggioranza, che ha a che vedere con una problematica, quella ambientale, che da sempre affligge il territorio comunale. Conosciamo l'opinione del Sindaco di Ceccano sul SIN, quasi affine a quella palesata dal presidente di Unindustria che ritiene arrivato il momento di restringere l'area sulla base di dati molto parziali, ancora non resi pubblici, e raccolti con una metodologia a dir poco discutibile (rispetto alla quale attendiamo la pubblicazione dei dati e le modalità di rilevamento per poterci esprimere in maniera più pertinente).
E non dimentichiamo come, già in campagna elettorale, l'attuale Sindaco (nella foto) si sia espresso positivamente su una prossima riperimetrazione al ribasso del SIN, tale da promettere un fantomatico rilancio dell'industria sul territorio... Ma la questione del terreno al Popolla non può essere silenziata , glissata o messa in secondo piano rispetto alle proprie posizioni pro Unindustria e pro ASI. Di certo non intendiamo far calare il sipario su una situazione da noi denunciata fin dall' inizio, e rispetto alla quale continuiamo a riscontrare una mancanza di chiarezza che di certo non ci aspettavamo da un' amministrazione che ha fatto della trasparenza amministrativa, del rispetto delle normative il leitmotiv della propria campagna elettorale.
Collettivo Ceccano2030