TURISMO - UNA PANCHINA GIGANTE COME LA CASCATA
- Tommaso Villa
Le Big Bench, le panchine giganti del Big Bench Community Project (BBCP) ideate nel 2010 dal designer americano Chris Bangle e da sua moglie Catherine, sono ormai un fenomeno internazionale. La prima fu installata a Clavesana, nelle Langhe piemontesi, e da allora il progetto è cresciuto fino a diventare un simbolo del turismo esperienziale.
Oggi risultano circa 370 panchine installate in Italia e all’estero, mentre i progetti autorizzati hanno superato quota 439. La numerazione progressiva non corrisponde dunque al numero effettivo, ma all’ordine delle autorizzazioni rilasciate.
Il loro fascino sta nella prospettiva: sedersi su una Big Bench significa sentirsi piccoli davanti al paesaggio, riscoprendo lo stupore. Attorno a ogni installazione si muove economia locale, grazie a artigiani, ristoratori, pro loco e associazioni che rendono possibile l’iniziativa.
Per rendere il viaggio ancora più coinvolgente, il BBCP ha creato il passaporto delle Big Bench, un libretto che raccoglie i timbri personalizzati di ogni panchina visitata. Accanto al passaporto ci sono i ciondoli ufficiali, piccole repliche in argento numerate, che finanziano progetti nelle comunità ospitanti e diventano ricordo tangibile dell’esperienza.
In Ciociaria le panchine già installate sono cinque:
Piglio (#154), la prima del Centro Italia, che domina la valle dagli Ernici lungo la ciclovia dell’ex ferrovia.
Pontecorvo (#261), nel Parco Monte Menola, con vista sull’Abbazia di Montecassino e area picnic per famiglie.
Fiuggi (#328), bianca e gialla, sul Monte Cesino, affacciata sul borgo medievale e sul Lago di Canterno.
Roccasecca (#408), su Monte Camarda, da cui lo sguardo abbraccia Isola del Liri, il Castello di San Tommaso e i monti circostanti.
Campoli Appennino, inaugurata nel 2024 a Colle San Pancrazio, frutto dell’impegno della comunità locale.
Alla Ciociaria si aggiungono altre panchine nel Lazio:
Castel San Pietro Romano (#304), sui Monti Prenestini, con vista mozzafiato da Monte Ginestro.
Lariano (#289), immersa tra uliveti e frutteti dei Castelli Romani.
Minturno (#423), a Scauri sul Monte d’Oro, affacciata sul Golfo di Gaeta.
Prossedi (#426), citata nelle autorizzazioni ufficiali, ma in attesa di conferma sullo stato dell’installazione.
Un appello per la Valle del Liri Se le Big Bench hanno saputo valorizzare borghi e vallate in tutta Italia, Isola del Liri merita di entrare a pieno titolo in questo circuito. Immaginiamo una panchina gigante installata sulla collina di Capitino, affacciata sulla cascata verticale più famosa d’Europa: un’icona capace di attrarre turisti, fotografi e famiglie, trasformandosi in nuova fonte di orgoglio e promozione per la città.
Lo stesso vale per Sora, dove una Big Bench sul Monte San Casto offrirebbe una veduta spettacolare sulla città e potrebbe diventare il simbolo del sentiero cittadino che conduce alla chiesa della Madonna delle Grazie e al Castello. Una sinergia tra natura, spiritualità e turismo esperienziale che darebbe nuova visibilità al centro storico.
Le panchine giganti non sono solo oggetti colorati, ma strumenti di promozione territoriale. In Ciociaria hanno già trovato casa in luoghi simbolici, ma il futuro può e deve passare anche dalle nostre eccellenze più note: le cascate di Isola del Liri e il castello di Sora. È tempo che anche qui si possa guardare il mondo, ancora una volta, con gli occhi stupiti di un bambino.